Poesie premiate 11° edizione
Sezione montagna usi, costumi, folclore , ricordi, paesaggi
1° Classificato
Le cose di ieri di Patrizia Stefanelli , Itri ,latina
Avevi il volto dei chiari cristalli
fulgida luce che si dona ancora
mio fiero amore tu sai qual è I’ora
dei falchi ai picchi e le corse alle calli.
Era quel tempo maroso ai coralli
che ai piedi stanno così come allora
dalle acque fonde quel bianco colora
le tue radici, le fronde, le valli.
Là, dove foglie incontrarono rocce
regna Dolomia, dei mari regina
tua sola grazia,lietezza di gocce
di me che in fondo rimango bambina
e colgo fiori nascosti in saccocce
e spine rosse trattengo e si china
la mia chioma corvina
a te , mio monte, alle cose di ieri:
forse ero io, forse no, solo pensieri…
2° Classificato
Castagne di Guido di Sepio Roma
Quanti alberi a Badia
alti e fitti come muri
quanti frutti lì per terra
di polposi ricci scuri.
lrti a punta come chiodi
simil tanti pungiglioni
contenenti nell’interno
tondeggianti bei marroni.
Così come nella vita
tra peccati e qualche colpa
a guardar tra spine e ricci
ci si trova questa polpa.
Qui c’è un piccolo paese
dal profilo piano e gaio
che ha ripreso il nome suo
come un grande castagnaio.
Quando è Ottobre c’è una festa
nei paesi e sulle coste
dove sale il buon sapore
di marroni e caldarroste.
E’così che il Monte Amiata
tra i paesi e le nazioni
rinomato è in tutto il mondo
per castagne e per marroni.
3°Classificato
Autunno di Dario Mucci Abbadia San Salvatore
L’autunno colorava i miei giorni
Rallegrando il rientro dal letargo estivo
D’istinto cucivo i miei sogni notturni
Per sentirmi un po’ meno mortalmente vivo
Gli alberi lasciavano cadere le foglie
Preparando le chiome al nuovo cambiamento
Ed io vi scrivevo i miei pensieri e le mie voglie
Per poi liberarle a volare nel vento
Nel giorno in cui caddero dal cielo i primi fiocchi
Di neve, ti vidi giocare ed ammirai
Quelli strani paesaggi dentro ai tuoi occhi
Un qualcosa di nuovo che non avevo visto mai
Ed io vorrei essere per te I’autunno
Consolarti con i colori dal ricordo dell’estate
Coprirti di foglie dal freddo dell’inverno
Come fa con la terra, mantello per le gelate
Sezione giovani
1° classificato
Amica di Melissa Storchi ( Bibbiano RE) (anni 12)
La notte
è ormai giunta
ed io penso a te;
amica dall’ invidia possente’
amica dalle fauci graffianti,
amica dal pensiero complicato…
Non immaginerai le mie lacrime,
non saprai mai ciò che penso di te.
Struggenti le tue parole
da far morire più anime ferite come la mia…
contemporaneamente.
Il tuo cuore
si cela dietro il tuo petto
per me,
ma non per altri.
La mia vita è diventata
paradiso ed inferno…
Amica…
A domani…
2° classificato
Una città molto inquinata . di Asia Lorenzetti Roma (Anni 12)
Guardate dove sono arrivata,
in una città piuttosto inquinata!
Mi sento immersa
e dispersa
in una montagna di fumo
che non mi fa sentire nessun profumo.
Mi manca quel parco,
in cui giocavo con il mio amico Marco.
Non c’è più neanche I’albero,
sul quale mi arrampicavo
e da cui poi saltavo.
Però c’è qualcosa che io posso fare:
annunciare a tutti che il mondo deve cambiare.
Così che vada via tutta la spazzatura
e ricominci a regnare la natura!
3° classificato
Docili memorie di Donà Leonardo Verona (anni 15)
Dopo il tramonto fulgido dorato,
cala il buio.,
Ogni nostro sogno s’è infranto
e la nostra illusione
sfocia nel pianto.
È silenzio tutto intorno
solo un tacito canto
sconosciuto al caos del giorno
viene flebilmente intonato
udito, ignorato.
In questo silenzio si può ascoltare,
bensì anche ignorare
ed essere se stessi, con le vittorie
e gli insuccessi nostri,
e le docili memorie
che sono il nostro essere.
Sezione tema libero
1° Classificato
Aspettando nuovi bagliori di Alessandro Perugini Piancastagnaio Gr
Appena cala il sole, si annerisce
il cielo e porta un senso di tristezza
il giorno andato, adesso che finisce,
lasciando, dentro, spazi o all’ amarezza.
Ma la città s’accende e rifiorisce
tra luci, luminosa sfrontatezza,
con mille e più bagliori mi stupisce
il giorno artificiale e mi accarezza
.
Ci sono dei momenti nella vita,
che passo ad annullarmi e a disperarmi
pensando che sia tutto da buttare.
Ma quando sembra che sia già finita,
si accendono bagliori a consolarmi
e viene voglia di ricominciare.
Così non dubitare,
ritornerà anche il tempo dei bagliori,
di giorni sconosciuti, ma migliori.
2° Classificato
Il colore della sabbia di Franco Cecchini Asciano Si
Ho fatto sullo sabbia quattro passi
un giorno che tirava un po’ di vento
a piedi nudi e movimento lento
senza sapere ben coso cercassi
.
Seduto sopra I’erba della duna ,
col sole che sparisce e poi riappare
buttando la sua luce giù nel mare,
guardo la sabbia che i suoi grani aduna
intorno ai piedi e cambia di colore:
possa dal giallo al roso ed al marrone
secondo il sole e la composizione;
Muovo i piedi e così mi faccio autore
di piccole cascate e mutamenti
di granelli, colori e di …. tormenti.
3° Classificato
Stanche ascese di Fulvia Marconi Ancona
Serpeggiano queste ore in seno al tempo
mentre assisto allo scorrer della vita:
guardo il mondo da inutili finestre
e fuggo quei fantasmi d’altri tempi.
Mi aggrappo alla marea mortificata
di vecchie sensazioni ormai consunte
e nello spazio eterno d’un minuto
m’involo in stanche ascese… troppo stanche.
Sfioriscono parole come foglie
in quell’autunno che m’incendia dentro
dissolte dal livore che m’avvolge,
tenaci come pece appiccicosa.
I nodi sciolti e infine riannodati
dei sentimenti lisi dall’inedia,
son scale in legno dai gradini tronchi
dove non è possibile salire.
E, come un fiore privo della linfa,
s’inchinano i miei sogni all’esistenza
colma di vuoti e vuota di colori
nel suo mutar come il mutar del vento.
Net suo mutar come il mutar del vento,
di un tempo inesorabile e bastardo
che il mio respiro mozza e che m’offende
e intanto
… un finto cielo adombra le mie notti.